Sporca EstateSPORCA ESTATE
la stagione dell’attesa “L’attesa si fa corpo nello sguardo, dove si stratificano il timore, l’angoscia, la speranza e talvolta tragicamente il silenzio, perché lo sguardo che attende chiede di rintracciare nello sguardo dell’altro a cui si rivolge una risposta alla sua attesa”(U.Galimberti) Sporca Estate è un racconto fotografico di un viaggio da fermo nel Porto di Livorno nelle stagioni estive del 2017-2018-2019. Nella ristretta area dell’imbarco passeggeri N 59, qual è stato il mio campo di azione, un piazzale grande quanto un campo da calcio, ho incontrato i lavoratori stagionali addetti all’accoglienza e i passeggeri in partenza per le isole - Sardegna e Corsica - provenienti sia dall’Italia che dagli altri Paesi d’Europa. Sul piazzale, fra il via vai di turisti e di lavoratori, c’è un momento che accomuna tutti: l’attesa. L’attesa di imbarcarsi, l’attesa di iniziare le vacanze, l’ attesa di rilassarsi sotto un ombrellone, l’attesa di godere della vacanza per la quale si è lavorato tutto l’anno, l’ attesa di un’avventura… o l’attesa di finire il proprio turno di lavoro. Se è vero che attendere è aspettare e aspettare è anche guardare, io ho guardato e documentato come questo spazio/tempo fosse vissuto dagli attori protagonisti dei quest’area, i lavoratori e i turisti. In uno spazio ristrettissimo, si incrociano gli stati d’animo di moltissime persone. Migliaia ogni giorno. Un’attesa forzata che spesso era vista come una perdita di tempo, un momento logorante e faticoso che, ad oggi, a seguito della pandemia dovuta al Covid19, si veste di significati completamente nuovi. Riguardiamo a quei momenti con nostalgia, rivediamo la fila ferma davanti a noi, risentiamo il calore del sole che ribolle sull’asfalto e non vediamo l’ora di riviverli, di ripartire per il prossimo viaggio. Questo racconto è ispirato ai testi e alle musiche di Piero Ciampi. |